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Lobby & logge. Le cupole occulte che controllano «il sistema» e divorano l’Italia

Lobby & logge. Le cupole occulte che controllano «il sistema» e divorano l’Italia di Alessandro Sallusti e Luca Palamara edito da Rizzoli. Secondo libro in cui troviamo il dialogo tra il giornalista e l’ex magistrato parlare del sistema. Palamara continua il suo racconto già iniziato col il capitolo precedente fatto di accordi, favori, intrighi, verità non dette. scritto molto bene, si legge in un attimo.

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#riflessionisulvangelo: domenica 1 maggio 2022, III^ di Pasqua

Siamo arrivati alla III^ domenica di Pasqua, 1 maggio 2022. La gloria del Risorto ancora brilla nella liturgia. La seconda domenica di Pasqua ci aveva parlato della Chiesa circoscritta in casa per paura e dell’ l’importanza dell’ascolto della Parola. In questa terza domenica di Pasqua la Chiesa esce e va verso l’ignoto, l’esterno. La prima lettura, tratta dagli Atti degli Apostoli (At 5,27-32.40-41) ci presenta gli apostoli interrogati davanti al Sinedrio poichè avevano continuato a predicare nonostante il divieto da parte delle autorità. L’aver disubbito aveva portato loro la flagellazione, ma erano felici per aver sofferto per Gesù, per aver obbedito al Cristo e non agli uomini. Essi avevano avuto il mandato dell’annuncio prima che Gesù tornasse al Padre e pertanto si sentivano liberi e felici di annunciare il suo amore. Con il ritornello del salmo 29: “Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato”, il salmista ricorda di ringraziare sempre il Signore perché la sua bontà verso l’uomo e la sua santità durano in eterno. Dio, infatti, aiuta nelle difficoltà e seppur alla sera si è nel nel “pianto”, la mattina ci si risveglia nella “gioia”, perchè Egli sa trasformare il nostro “lamento” in “danza”. Nella seconda lettura tratta dal libro dell’Apocalisse (Ap 5,11-14), Giovanni ci racconta la liturgia celeste che vede davanti a colui che siede sul trono e ad un Agnello, miriadi di angeli e di anziani che cantavano: lode, onore, gloria e potenza. Ritroviamo una similitudine fra la profezia di Isaia dell’agnello portato al macello e l’agnello immolato della nostra liturgia pasquale. Il capitolo 21 del Vangelo dell’apostolo Giovanni che oggi leggiamo (Gv 21,1-19), ci ripresenta alcune scene della missione della Chiesa. Troviamo, infatti, sul lago di Tiberiade alcuni apostoli quali Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Gallilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli, che decidono di andare a pescare su proposta di Pietro. La pesca tuttavia nel corso della notte non porta frutto e sulla riva al mattino, trovano Gesù che dice loro di riprovare e di gettare la rete dalla parte destra della barca. I discepoli così riescono a portare a riva 150 grossi pesci senza che neppure la reta si rompa. Nella pesca infruttuosa della notte possiamo vedere il buio della nostra vita senza Cristo, ma con l’obbedienza alla sua parola troviamo la forza perchè da soli non si fa nulla. La pesca abbondante del mattino ci mostra che con il Cristo si può tutto. La presenza di Gesù al mattino è, quindi, la “luce del mondo”, colui che illumina e guida. Dopo la pesca a Riva, Gesù chiede loro di portare alcuni pesci e di mangiarne con lui e dove possiamo vedere come assomigli alla nostra eucarestia che gustiamo col Cristo. Nella seconda parte del Vangelo Gesù chiede, per ben tre volte a Pietro (quasi a ricordargli le volte in cui lo aveva rinnegato durante la passione): “Pietro mi ami?” e il discepolo per ben due volte risponde: “Certo Signore, tu sai che ti voglio bene” Ma la terza volta si rattrista e non comprende. Ha un carattere impetuoso e conosce il perdono del Signore che ha sperimentato sulla sua pelle. Alla fine Cristo consegna la sua missione con la frase: “Pasci i miei agnelli, pascola le mie pecore”. Questa domenica nelle parole della liturgia troviamo la missione della Chiesa quella di annunciare e di andare fuori, senza dimenticare di cantare la gloria di Dio, ringraziandolo per tutte le sue opere. Buona domenica

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La calda estate del commissario Casablanca

La calda estate del commissario Casablanca di Paolo Maggioni edito da SEM. Siamo alla Questura di Milano dove conosciamo il Commissario di Polizia Giuliano Casablanca, detto Ginko, relegato all’Ufficio Passaporti della Questura dove aver diretto la Squadra Omicidi. Trova una squadra particolare un poliziotto sovrappeso detto Panettone, Zhong cinoromano e Minimo Sindacale che ama il lungo corso della burocrazia. Milano è una città che non dorme e si colora di nero come il suo cuore oscuro che cela alla luce del giorno. Il Commissario non riesce a tenere a freno le indagini e si ritrova coinvolto nella morte di un migrante, scappato da un centro di accoglienza. Insomma un giallo che vede coinvolta una Milano con tutte le sue contraddizioni che passa dalle vita economica e finanziaria delle case di moda e dei grattaciali ai i luoghi dove le diverse nazionalità si incontrano come i giardini di Porta Venezia e la Stazione Centrale. Un libro scritto molto bene e coinvolgente. Da leggere! Voto 4 su 5.

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#RIFLESSIONISULVANGELO: II^ DOMENICA DI PASQUA, 24 APRILE 2022

Siamo arrivati alla II^ domenica di Pasqua, 24 aprile 2022. E’ la domenica detta della “Divina misericordia”, festività cattolica istituita nel 2000 da papa Giovanni Paolo II che, nell’anno liturgico della Chiesa cattolica, viene celebrata nel giorno chiamato anticamente “domenica in albis”, ovvero la domenica successiva alla Pasqua. Sono giorni di festa, sabato notte scorso abbiamo rivissuto, nella grande Veglia Pasquale, i segni essenziali della fede cristiana: l’accensione del fuoco e del cero segno della luce del Cristo che, con la sua risurrezione, viene ad illuminare per sempre l’umanità chiusa nel buio del peccato. In questa seconda domenica di Pasqua, la liturgia ci parla della Chiesa, sposa di Cristo. Nella prima lettura tratta dagli atti degli Apostoli (At 5,12-16), Giovanni racconta la vita delle prime comunità cristiane, che vivevano unite nella preghiera, celebrando l’eucarestia, in uno stato di comunione fraterna. Gli apostoli erano solito radunarsi sotto il portico di Salomone e la loro missione si snodava su due momenti, quello della parola e quello dei fatti, compiendo molti prodigi come guarire i malati. Molti venivano da lontano per farsi guarire cercando anche solo la loro “ombra” . L’ombra simboleggia la speranza e ricorda la nube che avvolse il popolo durante l’esodo: quindi segno di liberazione dai mali fisici. Gli Apostoli trasmettevano non solo la Parola ricevuta ma anche lo Spirito del Signore che libera dal peccato e dai mali spirituali. Con il ritornello del salmo 117: “Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre” il salmista ci ricorda la preghiera del popolo d’Israele, della casa di Aronne e di tutti quelli che temono il Signore, ma soprattutto vuole far comprendere che l’opera del Signore è diventata cosa meravigliosa ai nostri occhi. E’ un salmo ricorrente nelle lodi mattutine domenicali perchè con la risurrezione Gesù, l’umile falegname di Nazaret, è diventato “testata d’angolo” dell’opera di Dio. La grandiosa visione con cui si apre il libro dell’Apocalisse di S. Giovanni da cui è tratta la seconda lettura (Ap 1,9-11.12-13.17-19), ci porta nella Pasqua. Il Cristo Risorto nelle parole di Giovanni acquista un prestigio eccezionale, perchè ha vinto la morte ed ha trionfato sul male del mondo. L’Apostolo si trova nella città di Patmos, rapito in spirito nel giorno del Signore scrivendo tutto ciò che vedeva da indirizzare alla sette Chiese cioè a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Taitira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea. L’Apostolo Giovanni nel Vangelo (Gv 20,19-31), ci ricorda l’episodio in cui Gesù, dopo la sua risurrezione entra nella casa dove erano radunati gli apostoli per paura dei Giudei. Egli entra a porte chiuse, augurando loro pace e bene mostrando le mani ed il costato perché essi credessero che era proprio lui. Tommaso non presente non credeva alle loro parole. Otto giorni dopo Il Cristo torna e gli disse di toccarlo facendolo esclamare “Signore mio e Dio mio”. La narrazione è incentrata sull’incredulità di Tommaso e sulla sua prima manifestazione di fede. La fede è per l’appunto opera dello Spirito che opera nell’anima dell’uomo. Ognuno ha i suoi tempi per credere per crescere nella fede dove la Chiesa è il luogo dove iniziare a camminare e crescere. Buona domenica della Divina Misericordia.

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Romanzo Criminale

Romanzo Criminale di Giancarlo De Cataldo. e’ un libro che bellissimo che ho riletto dopo 20 anni. E’ la storia della Banda Della Magliana da cui è stata tratta il film di Michele Placido e la serie tv di Stefano Sollima. Il magistrato De Cataldo ci porta in una Roma criminale dove nascono dei banditi ambiziosi che cercano di prendersi il controllo di tutta la città tra traffico di armi, droga, sequestri, estersioni pcon un’attività di corruzione alla base con agenti dei servizi segreti deviati, politici, mafiosi. Troviamo personaggi reali e non che hanno colorato le pagine dei giorni dalla fine degli anni 70. La banda della magliana così come raccontata da De Cataldo con un romanzo scritto bene e scorrevole parla di eroi maledetti che hanno conquistato il pubblico. Questo libro è davvero bello e merita di essere letto. I personaggi (sia primari che comprimari) rimangono nella testa del lettore che non li può cancellare, hanno amori, sentimenti, ambizioni fittonanti. Il Freddo, il Libamese, il Dandi, Il terribile, Il Ranocchiam il Nero, Il Sorcio, Il Sardo, Trentadenari, Il Bufalo, Scrocchiazeppi, il commissario Nicola Scialoja sfidano la giustizia e il lettore verrà trasportato in una storia che non da scampo. Rileggerlo è stato un bel viaggio. Voto 5 su 5.

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Il tessitore

Il tessitore di Cristina Rava edito da Rizzoli. Ritroviamo la coppia indagatrice composta dal medico legale Ardelia Spinola e dal commissario Bartolomeo Rebaudengo che hanno un rapporto molto intenso, una storia che oscilla tra l’amore e l’amicizia. Ad iniziare questa volta li porta il ritrovamento del cadavere di una donna dentro un pick-up di un idraulico. Altri personaggi entrano in scena come Augusto amico di Ardelia che deve confessarle qualcosa. Molto bella come sempre l’ambientazione e la struttura narrativa che tiene sempre col fiato sospeso il lettore. Anche questa volta ci troviamo di fronte un enigma di risolvere e i due protagonisti sapranno risolvere la situazione. La Rava ci porta nella vita delle persone invischiando i sentimenti dei protagonisti con una storia che colpisce. Da leggere! Voto 4 su 5.

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Il cane di falcone

Il cane di Falcone di Dario Levantino edito da Faz. Un libro intenso che non lascia indifferenti. La voce narrante è quella di Uccio, un cane randagio che ha un’amicizia forte con il magistrato Giovanni Falcone. Questi raccoglie il cane orfano che lo accompagnerà nella sua lotta contro la mafia. Viene accolto nell’androne del tribunale di Palermo che vede un susseguirsi di attentati. Il 23 maggio 1992 Uccio perderà il suo amico, ma continuerà a stare accanto alla statua del guidice posta proprio nell’atrio del tribunale. a trent’anni dalla morte del giudice, questo libro ci porta nel territorio palermitano che si colora di rosso sangue e di stragi. Uccio, ormai vecchio, tirerà fuori la forza di combattere contro un atto vandalico. Il libro è scritto molto bene, scorre velocemente e conduce con delicatezza e intensità il lettore fino alla fine. Assolutamente da leggere! Voto 5 su 5

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Ninfee nere

Ninfee nere di Michel Bussi edito da Edizioni e/o. uno dei più bei romanzi che abbia mai letto. Una scrittura che non lascia scampo fino alla fine. Siamo a Giverny, paese natale di Monet dove l’artista ha vissuto gli ultimi anni della sua vita e ove ha dipinto solo ninfee. Troviamo tre protagoniste femminili: un’anziana donna sola che vive in un mulino, arranca a camminare e le fa compagnia un cane, Stephanie la maestra della scuola elemntare e una ragazzina 11enne Fanette che sa disegnare benissimo. Una coppia di investigatori si ritrova a indagare su delle morti strane che vengono disseminate nel paese. La voce narrante cattura il lettore e finchè tutti i nodi non vengono al pettine il suo fiato è corto. Il finale è un vero colpo di scena. Le descrizioni sono accurate forse anche troppo. Da leggere! Voto 4,5 su 5