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il caso Alaska Sanders

Il caso Alaska Sanders di Joël Dicker edito da La Nave di Teseo. Un libro bellissimo che per non aspettare l’edizione italiana ho letto in francese e che c’ho messo un pò a finirlo. Dicker ci porta di nuovo nella vita di Marcus Goldman, protagonista di La verità sul caso Harry Quebert e i Baltimore, che ritroviamo nel Mount Pleasant, New Hampshire. Un nuovo mistero da svelare che vede undici anni dopo la chiusura del caso del ritrovamento del corpo di Alaska Sanders in riva al lago qualcosa che non torna. Il sergente Perry Gahalowood chiede l’aiuto al suo amico scrittore Marcus. Non mancano i colpi di scena che vede fantasmi del passato tornare alla luce. Questo caso sembra estremamente legato a quello di Harry Quebert. Ammetto che ho ritrovato il Dicker che mi ha conquistato dal libro libro e questo romanzo si legge tutto d’un fiato. La trama mozza il respiro e il lettore non può fare altro che andare avanti. Da leggere! Voto 4.5 su 5

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Un odore di toscano

Un odore di toscano di Roberto Perrone edito da HarperCollins. un romanzo davvero intrigante e scritto molto bene. La storia ti cattura dalla prima riga e ci porta nella vita di un poliziotto, Attilio Toscano. E’ un eroe o forse meglio un antieroe. Ha la battuta sempre pronta, ama il sigaro, le moto, gli piace mangiare e la sua stazza ne è la controprova. Abita a Scilla a pochi chilometri da Reggio Calabria perchè non può fare a meno di guardare il mare e intraprende una relazione con Silvia Fantolin che lo porterà a un bivio. La donna è sposata con un magistrato antimafia tale ANtonio Andreaao e loro due diventano il bersaglio per colpire l’uomo. Ha una storia burrascosa alle spalle che lo fa essere sempre vigile sulla realtà che vive. Intanto a Milano viene assassinato un vicequestore di cui lui – a seguito di un’azione che lo porterà su tutti i giornali e notiziari – prenderà il posto. Che ci sia un filo rosso che lega le loro vite? Un romanzo bello, scritto molto bene che consiglio. Non conoscevo l’autore che mi ha piacevolmente colpito. Voto 4.5 su 5.

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domani è per sempre

Domani è per sempre di Ermal Meta edito da La Nave di Teseo. Un libro intenso che ti cattura dalla prima riga. Scritto molto bene, l’autore ci porta nella vita di Kajan e precisamente in un villaggio albanese del nord dal nome Rragam. E’ il 1943 e Kajan ha solo 7 anni. E’ in corso la seconda guerra mondiale e mentre i suoi genitori sono al fronte lui vive col nonno Betim amatissimo e Cornelius, un misterioso uomo che cambierà la sua vita. Con la fine del conflitto in Albania si instaura una dittatura comunista in un periodo storico che vede il mondo dividersi nella guerra fredda tra occidente e oriente. Kajan farà un viaggio molto importante e crescerà con il passare delle pagine con scelte che lo segneranno profondamente. Il lettore percorre un sentiero lungo una vita assieme a Kajan e ogni volta nessuna scelta ha qualcosa di prevedibile, la realtà narrativa cambia e regala colpi di scena. un vero e proprio romanzo di formazione che consiglio. La scrittura avvolge completamente il lettore per un lungo cammino di oltre 500 pagine. Voto 4.5 su 5.

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DeejayTen 2022

Oggi voglio dedicare un pò di spazio alla DEEJAYTEN. Per chi non la conosce la DEEJAYTEN è una corsa competitiva e non di 10 e 5 km organizzata dalla mia radio preferita: DEEJAY. Quest’anno è finalmente partita in presenza con un doppio appuntamente il 22 maggio a Firenze e il 29 maggio a Bari. Vedere tornare a correre tutti con le magliette tutte uguali, gli stand coi gadget e i deejay della radio è davvero bello, la pandemia nelle immagini trasmesse anche sui canali social della radio sembra lontana. Nella speranza che davvero il covid sia un lontano ricordo, buona corsa a tutti i simpatizzanti partecipanti.

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Don Matteo 13

La 13ma stagione televisiva si è da poco conclusa e ha visto il passaggio del testimone tra Terence Hill e Rauol Bova. Ho delle cose di cui non ho capito la svolta stilistica e che non ho apprezzato. La scelta di fare una puntata unica a serata rispetto ai doppi episodi delle precedenti edizioni e la sigla che davvero ho trovato poco congeniale. A 22 anni di distanza dalla prima puntata Don Matteo è la fiction di successo di RAIUno prodotta da Lux Vide insieme a Rai Fiction. Ho trovato la narrazione un pò confusionaria a partire dalla prima puntata che ripeteva come un loop le prime scene. E’ mancata una certa dose di pensiero cristiano di fondo (sempre di un prete si tratta) e sopratutto non ho sopportato le troppe parolacce inserite nei dialoghi (è una fiction che si vede anche con i bimbi molto piccoli) e forse gli sceneggiatori Umberto Gnoli, Francesca Melandri e Mario Ruggerise ne sono dimenticati. Terence Hill è il parroco più famoso e più amato di Italia. In questi anni tanti sono stati i cambiamenti da Gubbio a Spoleto ai Capitani che si sono succeduti, ma lui era il caposaldo con la sua canonica composta da Pippo e Natalina e tutti i personaggi senza famiglia ospitati di anno in anno. Adesso vi parlo di quello che mi è piaciuto. Diciamo che il passaggio di testimone ha premiato Raoul Bova che entrando in punta di piedi non ha fatto sentire la mancanza di Terence Hill. Don Massimo Sartori in realtà e l’ex carabiniere Matteo Mezzanotte e la fiction pertanto continuerà a mantenere il nome originario. Il Capitano Anna Oliveri è un personaggio che sta crescendo e bisogna ammettere che Maria Chiara Giannetta è molto brava l’abbiamo apprezzata in altre fiction quali Buongiorno Mamma (proprio con Raoul Bova) e Blanca . Il pm Marco Nardi interpretato da Maurizio Lastrico è anch’egli un bravissimo attore e il suo personaggio è una buona spalla per il Maresciallo Cecchini vero mattatore della fiction. Lo stile narrativo si mantiene sempre su equivoci, bugie dette a fin di bene e verità celate. Bello il ritorno di Flavio Insinna (primo capitano della fiction) ora Colonnello Flavio Anceschi così come ho trovato adatto nel ruolo del vescovo Giancarlo Magalli. Insomma mi sarebbe piaciuto dare un dieci a questa ficion a cui assegno un 7.5. Spero che la prossima stagione sia meno farraginosa nella narrazione e mandi più messaggi fraterni e cristiani, perchè in fondo Terence Hill (don Matteo) difendeva la verità per perdonare chi sbagliava e per far capire che l’odio si può trasformare in amore. Un nove alla colonna sonora rinnovata e davvero bellissima.

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#riflessionisulvangelo: Ascensione del Signore, 29 maggio 2022

Siamo arrivati alla festa dell’Ascensione del Signore, domenica 29 maggio 2022. Nel Vangelo di Luca (Lc 24,46-53), Gesù lascia definitivamente i suoi e promette loro lo Spirito Santo, il Paraclito che illuminerà i discepoli e li renderà capaci di testimoniarlo. Tutta la liturgia si snoda tutta intorno alla figura del Cristo che, avvolto da una nube, ascende al cielo e torna al Padre, sedendo alla sua destra. Nella prima lettura tratta dagli Atti degli apostoli (At 1,1-11), Luca ricorda che nel suo vangelo ha descritto tutto quello che Gesù ha fatto e detto durante la sua vita terrena, sino al giorno della sua ascensione al cielo. Infatti Il Cristo dopo la sua risurrezione è apparso ai discepoli molte volte durante i quaranta giorni successivi con molte prove e ha parlato loro del regno di Dio, ordinandogli di non allontanarsi da Gerusalemme, perché fra pochi giorni avrebbero ricevuto lo Spirito Santo promesso dal Padre. Gli apostoli, quindi, gli chiedono se era quello il tempo in cui sarebbe stato ricostruito il regno di Israele, ma Gesù risponde loro che solo il Padre conosce i tempi, ma che attraverso lo Spirito avrebbero ricevuto la forza per testimoniare a Gerusalemme, in tutta la Giudea, nella Samaria e fino ai confini della terra. Proprio mentre dialoga con i suoi Gesù è avvolto da una nube ed elevato in alto lasciando i discepoli con i volti alzati. Allora due uomini in bianche vesti appaiono e dicono loro di non guardare il cielo perché come lo avevano visto andare in cielo, allo stesso modo lo rivedranno quando ritornerà. Il salmista con il ritornello del salmo 46/47 “Ascende il Signore fra canti di gioia” racconta la grande gioia per l’ascensione del Signore e per il suo ritorno glorioso alla fine della nostra vita. Nei versetti invita tutti i popoli a battere le mani e a cantare inni di gioia per questa grande speranza. Nella seconda lettura, tratta dalla lettera agli Ebrei (Eb 9,24-28;10,19-23), l’autore ci ricorda che Gesù è salito al cielo e ora siede alla destra del Padre e, al cospetto di Dio, intercede in nostro favore. Egli si è offerto una volta sola annullando il peccato attraverso il sacrificio della croce e quando apparirà una seconda volta, si presenterà a coloro che l’aspettano per la loro salvezza. L’autore augura al popolo ebreo che Cristo doni loro la sapienza per avere una profonda conoscenza di lui e che il Signore illumini le loro menti per comprendere la sua Parola. L’evangelista Luca nel brano di vangelo ci parla non solo dell’ascensione al cielo, ma anche del mandato ricevuto dagli apostoli dell’annuncio della Parola: questa è la missione che deve svolgere la Chiesa oggi, sino alla fine del mondo. Luca è l’unico evangelista che ci presenta l’episodio dell’ascensione del Signore, anzi presenta due racconti, una all’inizio degli Atti degli Apostoli, l’altra al termine del suo vangelo, e le posiziona anche in tempi diversi: la prima avviene dopo quaranta giorni dalla risurrezione, l’altra avviene la sera stessa della risurrezione. Presumibilmente i due episodi sono differenti perchè si differenziano nei significati. I quaranta giorni degli Atti stanno a significare il tempo in cui Gesù è apparso ai suoi discepoli. Quaranta è un valore simbolico: quaranta giorni sono anche quelli della quaresima, del digiuno del Signore nel deserto. Sta di fatto che l’ascensione del Signore è avvenuta veramente la sera di Pasqua, quando Cristo è morto, risorto e asceso al cielo. I tempi umani sono dati a noi per meglio comprendere questo grande mistero. Nel Vangelo Gesù si separa dai suoi benedicendoli, pertanto l’ultimo ricordo che i discepoli hanno del Cristo è di un Signore glorioso che benedice. La festa dell’ascensione è l’inizio del tempo della Chiesa, che deve vivere nell’impegno di una speranza continua per testimoniarla a tutti i popoli. Un anonimo in una lirica dice: “Noi siamo l’unica bibbia che i popoli possono ancora leggere”. Buona festa dell’Ascensione!

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un volo per sara

“Un volo per Sara” di Maurizio De Giovanni edito da Rizzoli. De Giovanni ci regala un nuovo capitolo su Sara Morozzi, ex poliziotta e ex agente segreto dell’Unità. Questa volta, ancora, il passato torna a bussarle alla porta. Tutto inizia da un incidente aereo dove muore un personaggio in vista e, durante un servizio in tv, l’ex agente Andrea Catapano tra le voci delle vittime riconosce una voce che è legata a un’indagine degli anni 90 quando l’Italia era sconvolta dallo scandalo Tangentopoli. E se l’incidente aereo non fosse un’avaria e nascondesse qualcos’altro? Andrea avvisa l’attuale direttrice dell’Unità. Teresa Pandolfi, detta Bionda e Sara detta Mora. La donna che ora fa la nonna del piccolo Massimiliano nato dopo la morte di suo figlio si fa aiutare ancora dalla nuora Viola e dal suo amico fidato l’ispettore di polizia Davide Pardo. Un’indagine che scopre segreti passati che Sara di nuovo dovrà affrontare perchè la verità non può essere per sempre celata. I ricordi fanno male perchè sono legati al suo grande amore Massimiliano, capo dell’Unità, che l’ha lasciata prematuramente. Un libro scritto come sempre molto bene che ci fa scoprire ancora cose nuove sul personaggio di Sara. Non svelo nulla sul finale perchè il libro merita di essere letto. Ammetto che all’inizio Sara non è stato un personaggio che mi ha colpito e, invece, ora col passare dei libri mi sta conquistando piano piano. Grazie come sempre a De Giovanni che adoro come scrittore, ho divorato tutti i suoi libri soprattutto le serie del Commissario Riccardi, dei Bastardi di Pizzofalcone e di Mina Settembre. Da leggere! Voto 4,5 su 5

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Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo

Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo di Roberto Saviano edito da Bompiani. Un romanzo che ci parla del magistrato, ma soprattutto dell’uomo. Una vita raccontata in modo molto semplice e coinvolgente. A trenta anni dalla strage di Capaci, Saviano racconta la Sicilia dove è cresciuto e dove ha lavorato Falcone. Non mancano neppure riferimenti inediti sulla sua storia. Falcone ha lottato contro le ostilità sociali, ha avuto amicizie importanti con magistrati quali Chinnici, Caponnetto e Borsellino. Riconosciamo in lui l’umanità, il senso del dovere e la determinazione. Falcone ha scritto la storia della magistratura di quegli anni nella lotta contro la mafia. I suoi passi riecheggiano ancora nel Palazzo di Giustizia di Palermo ee sanno di giustizia e impegno che neppure la morte ha potuto fermare. Il 23 maggio 1992 l’Italia si è fermata a Capaci e a distanza di poco ha pianto a Luglio Paolo Borsellino. Un libro scritto benissimo e che consiglio. Voto 5 su 5

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io sono persefone

io sono persefone di Daniele Coluzzi edito da Rizzoli. bel romanzo scritto molto bene. Viene raccontata la storia di Persefone, prima di dimorare negli inferi. La bella e giovane dea, figlia di Demetra, si chiamava Core e passava le sue giornata con le oceanine. Ma viene rapita da Ade, il re degli inferi, per farne la sua regina. Vuole fuggire ma non ha messo in conto altri sentimenti che vengono fuori nel regno dei morti fino alla scelta finale. Un bellissimo viaggio nel mito e nell’animo umano. Da leggere! Voto 4 su 5

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Gli amanti di Brera

Gli amanti di Brera. I delitti del casello (Vol. 7) di Rosa Teruzzi edito da Sonzogno. Ultimo capitolo edito dalla Teruzzi con la sua protagonista, fioraia del Giambellino, Libera. Questa volta lei e sua madre, sconvolte dall’indagine precedente la cui verità non ancora trovata potrebbe sconvolgere le loro vite, si ritrovano a indagare insieme alla giornalista Irene sul caso di una professoressa scomparsa con un giovane studente. La stampa è sul pezzo, ma questa volta a essere coinvolto è l’amico di Libera, il cuoco per il quale prova sentimenti forse legati più all’affetto che all’amore. Il suo cuore vola per Gabriele, capo della Squadra Mobile di Milano e capo di sua figlia, sempre più sfuggente. Cosa sta nascondendo quella ragazza che assomiglia al padre prematuramente scomparso durante un’indagine? Libera e sua madre indagano e arriveranno a una verità che porta alla luce segreti del passato. Anche questa volta la Teruzzi ci lascia un bel romanzo lasciando aperte molte porte per il prossimo capitolo dove spero sapremo qualcosa della vita di questi personaggi che ormai mi sono entrati nel cuore. Milano col suo clima autunnale fa da sfondo a una storia ben scritta che scorre piacevole fino alla fine. Da leggere! Voto 4,5 su 5